Mamma Straniera

Mamma Straniera

lunedì 16 luglio 2012

"Italianizza" il tuo figlio!


Mi è successo un paio di anni fa. Il mio dolcetto frequentava il nido comunale. Il nido, che tutto sommato, mi è piaciuto come veniva gestito, come si occupavano dei bimbi, cosa e come insegnavano i nostri piccolini.
Comunque ritornando al discorso, ho visto un paio di volte quella maestra come trattava il mio bambino. Le mamme potevano spiare i loro figli dal finestrino sulla porta. Ho notato che quando arrivano le mamme, le maestre al solito chiamano il nome dei bambini chiedendo di guardare chi è venuto e sta a guardargli. O, in contrario, ancora penso interessante per i bambini, chiamavano l'attenzione dei bambini chiedendo di guardare chi è venuto a prendere quale bimbo. Tutte le maestre facevano la stessa cosa tra ne famosa, chiamiamola "maestrina", che lo faceva con gli altri ma mai con il mio bebè.
La "dolce maestrina" si avvicinava al bimbo di 18 mesi e tirandolo dal braccio o maglietta lo trascinava verso la porta d'uscita!!! Ma chi cavolo le ha detto che possa lavorare in un nido????????
Un giorno "la maestrina" pensando di aver preso già la confidenza, si avvicina a me e mi fa: "tu (non mi mica ricordo di essere mai stata con quella nelle condizioni per permetterle di darmi del tu...!!!) devi parlare con tuo bambino l'italiano a casa, perché non capisce nulla e mentre gli diciamo qualche cosa, non reagisce... per dirti... se io dico tutti seduti, lui si alza, se dico in contrario, fa contrario! assolutamente devi smettere di usare la tua lingua a casa!!!"
Ma per favore...!
"Senta - ho risposto, io del tu non le do, ma forse lei non si accorge.- Io non so quanto tempo vivrò ancora qua, ma sono sicura che l'unica ricchezza che posso donare ai miei figli E' la mia lingua. Allora nella casa mia si parla come voglio io!"
Ma vi rendete conto? Una ragazzina di 23 o 25 anni, che non ha mai imparato nessuna lingua straniera nella sua vita, anzi non ha imparato granché, visto che nelle strutture come il nido possono lavorare le ragazze con appena esame di maturità, e senza i figli,  a me (!) la mamma di un bimbo, la mamma pedagogista e con la pluriennale esperienza nelle varie attività con dei bambini, dice cosa sia meglio per il mio bimbo!!!
Non mi piace stringere i denti ma l'ho fatto. Ho preso il bimbo e l'ho portato a casa. Tutta incazzata ovviamente...
Poco tempo dopo ho incontrato un'altra delle maestre del piccolo ed ho chiesto la conferma di tutto ciò mi ha detto "la mestrina". Questa era una persona adorabile, la adoravano tutti i bambini, aveva quel qc che avvicina i bambini e le mamme si sentono sicure lasciando i propri bimbi al nido. Lei mi ha detto, che il mio bimbo, visto che cresce bilingue, ha bisogno di più tempo per iniziare a parlare, e magari potrei aiutarlo a casa. /Vedete la differenza da come si passa le informazioni???/
Ho fatto la ricerca sul internet sul bilinguismo e mi sono preparata. Le cose principali che ho letto:
- la mamma deve parlare al bambino nella lingua madre perché lo suono delle parole e le vibrazioni del suo corpo tranquilizzano il bimbo 
mentre
- uso della lingua diversa, anche se parlata benissimo, cambia la voce della mamma, le vibrazioni e il suono, il bambino spesso percepisce il nervosismo o agitazione.
Non mi ricordo dove ho trovato le informazioni, mi ricordo solo che scriverle era uno scienziato giapponese. Tra il materiale che ho trovato, ho letto anche, che parlando la lingua nostra passiamo il messaggio ai nostri figli, che ci piace. Così la lingua comincia a piacere anche a loro. 
Cosa ho fatto?
Ho cominciato dare il messaggio al mio figliolo. Mentre giocavamo per terra, facendo il gioco mamma-casetta, gli parlavo in due lingue. Tipo: passami per favore la forchetta, ecco il tuo cucchiaio, fammi vedere se hai l'acqua nel bicchiere ecc...
Al piccolo è piaciuto molto il gioco, così abbiamo cominciato usare le due lingue anche durante la giornata facendo le passeggiate, giocando al parco con gli altri bambini. Prestissimo il piccolo ha cominciato a parlare le prime parole, in tutte e due le lingue. Grazie ai giochi in due lingue il suo bilinguismo si è sviluppato contemporaneamente in due lingue. Dopo circa 3 mesi ho riparlato con la maestra, quella simpatica, chiedendo come va adesso, se vede la differenza. Mi ha risposto, che dopo quel mese circa di ferie invernali, che l'asilo è rimasto chiuso, si notava già tanta differenza e miglioramento! Capisce praticamente tutto, comincia a parlare e segnalare i suoi bisogni come gli altri bambini italiani. :) E' stato veramente un piacere a sentirlo! 

Noi le mamme straniere dobbiamo ricordarci la nostra lingua, cultura e tradizioni, abbiamo il dovere farle conoscere ai nostri figli, ma... ma ricordiamoci, che vivendo in un'altro paese, abbiamo anche il dovere di saper parlare la lingua del posto, di aiutare ai nostri figli conoscere la lingua e cultura. Solo grazie a noi - mamme - i nostri figli cresceranno bilingue.

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